Gorizia ricorda i deportati

Posted on May 6, 2016


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«Siamo qui per ricordare una delle pagine più buie della nostra storia, con il compito di rompere un muro di assordante silenzio che ancora oggi non permette alla storia di superare una vicenda vecchia di oltre settant’anni. La verità non può offendere nessuno». È questo l’appello che ieri sera il sindaco di Gorizia Ettore Romoli ha voluto lanciare a margine della cerimonia istituzionale in memoria dei deportati in Jugoslavia nel maggio del 1945. Settantuno anni fa. E in tanti si sono riuniti al Parco della Rimembranza, davanti al lapidario che ricorda i nomi delle vittime, insieme a lui e a Clara Morassi Stanta, presidente del Comitato congiunti deportati in Jugoslavia, tra cui le massime autorità cittadine e i tre ex sindaci Antonio Scarano, Gaetano Valenti e Vittorio Brancati. «La nostra città non potrà mai dimenticare l’orrendo delitto perpetrato su tante vittime inermi e assolutamente innocenti e a guerra finita -ha detto Clara Morassi Stanta- ma l’infamia più grande, che ha aggiunto dolore al nostro dolore, è stata il silenzio, un silenzio assoluto che dura ancora, ma che ci auguriamo che in futuro possa finire».

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