L’Italia è un Paese che non ha raggiunto la piena maturità. Ma è un bambino che, pur rifiutandosi di crescere, non ha nulla della gioiosità immaginifica di Peter Pan e della sua isola che non c’è. Al contrario, si consuma invece in un’avventurosa e lunghissima infanzia su un lembo di terra che si allunga nel mediterraneo, tormentato dall’eterna lotta tra guelfi e ghibellini. Le Foibe ne sono solo un paradigma. Un ulteriore esempio per comprendere quanto questo fanciullo, pur di fronte ad un dato storico inconfutabile, rifiuti la verità e non intenda crescere. L’auspicio è che prima o poi vi sia una sorta di forzata iniziazione alla maturità. Nel frattempo, utilizzando l’astuzia, una soluzione ci sarebbe. Se un genitore obbliga un figlio a non fare una determinata cosa, statene certi, il piccolo incuriosito tenterà in tutti i modi di disubbidirgli. Ed allora trattiamo tutti coloro che sbraitano contro le Foibe alla stregua di immaturi e sciocchi uomini in miniatura. Sosteniamo che le Foibe non sono mai esistite e che è tutta una montatura mediatica. Come riflesso condizionato disubbidiranno anche questa volta, e partiranno contro-manifestazioni per sostenere il Giorno del Ricordo. L’unico metodo per far loro cambiare idea è trattarli da mocciosi
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Posted on February 18, 2016