
Incontro pubblico in memoria di Celso Macor, martedì 19 al Kulturni Dom di Gorizia, nel 90° dalla nascita del saggista, poeta e narratore della “comunione nella ricchezza delle diversità”
Un incontro pubblico, fissato per martedì 19 dalle 18 nella sala ridotto del Kulturni dom di Gorizia, è stato organizzato per ricordare il poeta, narratore e saggista Celso Macor nel novantesimo anniversario dalla nascita. Nato a Versa nel 1925, morto a Lucinico nel 1998, Macor ha dedicato la sua intera esistenza alla promozione della cultura della pace, del dialogo, della valorizzazione delle diversità.
Macor lo ha fatto come politico e come tecnico, come amante della natura – con le sue imprese alpinistiche e con l’impulso dato alla locale sezione del Club Alpino -, come giornalista direttore di molte riviste e soprattutto come scrittore, saggista e poeta, e an che nei suoi grandi testi culminati nei volumi fotografici sulle Alpi Giulie e sull’Isonzo.
Apparentemente malinconico nella sua opera letteraria, Macor fu in realtà sempre proteso alla speranza di un mondo senza reti e senza confini, là dove ciascuno è chiamato a offrire all’altro la ricchezza della propria lingua, cultura, concezione del mondo e religione e dove la parola identità non è sinonimo di differenza o di steccato, bensì di promozione del dialogo e del reciproco arricchimento.
Nei suoi versi e nelle prose, Macor ha cantato l’affascinante e faticosa ricerca della “comunione nella ricchezza delle diversità” che da millenni caratterizza la terra bagnata dall’Isonzo. Tra i libri, la raccolta in lingua friulana ‘I fucs di Belén’, oltre a molti altri volumi tradotti anche in sloveno e tedesco per il messaggio di pace e fratellanza tra i popoli che essi contengono.
Posted on May 21, 2015