Danieli migliora l’utile nonostante il rallentamento del mercato

Posted on May 21, 2015


Danieli migliora l'utile nonostante il rallentamento del mercato

14/05/2015

Utile in crescita nonostante il lieve calo del fatturato, quale conseguenza del rallentamento del consumo mondiale di acciaio. È questo, in estrema sintesi, il risultato raggiunto nel primo trimestre del 2015 dal Gruppo Danieli, il terzo rispetto all’esercizio finanziario che si concluderà a giugno. Come premessa, infatti, va detto che la produzione mondiale di acciaio, e quindi la domanda di impianti siderurgici, continua a calare, non solo in Europa, ma anche nei Paesi Bric, Cina compresa. Nel 2015 si stima che il consumo calerà del 2% e nei prossimi anni sarà stabile o in leggero aumento, ma serviranno 3-4 anni per saturare la capacità produttiva già raggiunta.

“Le dinamiche internazionali – spiega una nota del gruppo emessa dopo l’approvazione del risultato trimestrale da parte del Cda – inducono a ritenere che il mercato per nuovi impianti rimarrà rallentato per almeno 2-3 anni e che le previsioni di mercato fatte un anno fa slittano di due”.

In tale contesto, il gruppo con quartier generale a Buttrio leader a livello mondiale nella realizzazione di impianti siderurgici, grazie al costante adeguamento della propria strategia sta registrando risultati migliori rispetto al mercato e ai concorrenti. L’utile netto negli ultimi tre mesi è migliorato del 29%, raggiungendo 122,5 milioni, seppur i ricavi siano in calo rispetto al periodo omologo dello scorso esercizio sia nel settore degli impianti sia in quello della produzione di acciaio, rappresentato dall’Abs con i suoi due stabilimenti di Cargnacco e in Croazia.

“L’Ebitda del Gruppo – aggiunge la nota ufficiale – cala in valore assoluto rispetto allo scorso anno, ma visto il contesto, è un risultato da ritenersi buono sia per la componente legata al settore Steel Making che per il settore Plant Making”.

Il consiglio di amministrazione guidato da Gianpietro Benedetti ha preso atto dei risultati del periodo evidenziando che le performance di entrambe i settori Plant Making e Steel Making e il mantenimento del portafoglio ordini a buoni livelli (in calo dell’11% rispetto a giugno 2014 toccando quota 2.748 milioni), fanno prevedere, al momento, risultati a fine esercizio in linea con le previsioni di inizio anno. Positivo anche il dato occupazionale, stabile a 11.349 dipendenti nelle diverse società in tutto il mondo.

La Danieli ritiene che il settore ingegneria e costruzione impianti (Plant Making) si confronterà con un mercato fino al 2016 con opportunità più rarefatte per ordini di grosse dimensioni e comunque con margini ridotti, mentre nel settore Steel Making il mercato a oggi appare migliore seppure con una visibilità a breve, ma con domanda e margini leggermente superiori rispetto agli ultimi due anni.

“Relativamente al contenzioso tributario che potrebbe instaurarsi a seguito delle verifiche fiscali in capo ad alcune società del Gruppo – aggiunge la nota – pur ribadendo la legittimità dell’operato delle nostre società e l’infondatezza delle pretese, si è ritenuto prudente mantenere inalterato quanto già accantonato a fondo rischi per imposte a fine 2014”.

Posted in: Uncategorized