Lui è un ex professore di biologia mentre lei è una scrittrice Percorrono 15 km ogni giorno sul «camper» trainato da muli
A vederli si ha l’impressione di essere sulla scena di un film. Il lento marciare di una carovana in legno trainata da due muli e seguita da un pastore tedesco non può infatti che far venire alla mente immagini conosciute solo per mezzo di ricostruzioni cinematografiche. Eppure, quel film ieri lo si poteva vivere davvero: bastava percorrere la strada che, attraversando il Colognese, va verso il Padovano. Una delle tante strade sulle quali sta transitando il mezzo decisamente insolito su cui viaggiano due signori dalla storia personale e dalle prospettive interessanti.
Si tratta dell’ex insegnante tedesco di biologia Oswald Hoepfner. Il quale, dopo avere alternato al lavoro diversi viaggi in autostop con cui ha percorso in lungo ed in largo Africa, Americhe, Asia e Medio Oriente, si era ritirato sulle montagne francesi dell’Herault, dove ha rimesso in piedi una casa in rovina e si è dedicato alla stesura di testi poetici. E della scrittrice francese Anne Labbé, autrice di racconti per ragazzi e libri ecologisti, che sino a poco tempo fa conduceva una vita casalinga, essendo mamma di quattro ragazzi. Oswald ed Anne, una volta lasciato il lavoro ed avendo i figli ormai grandi, hanno quindi deciso di cambiare davvero tutto. Hanno realizzato una roulotte in legno, con tanto di cassetta ed attacchi per il traino degli animali, e con essa hanno iniziato un viaggio che al momento immaginano sarà lungo non meno di tre anni. Sono partiti nel giugno dello scorso anno da una località situata a circa 250 chilometri a sud di Parigi, Malicornay, per poi tagliare in due la Francia, arrivare in Italia per il Frejus, percorrere la Val di Susa e giungere in Lombardia. Dal Mantovano sono quindi passati nel Basso veronese, facendo tappa a Salizzole, Bonavigo e, l’altro ieri, Cologna.
«Facciamo circa 15 chilometri al giorno, visto che dobbiamo seguire i ritmi e le necessità di Rali e Seku, i due muli che sono il motore del nostro camper», spiega in un italiano venato di francese e tedesco il professore in pensione. Una lingua che pare quasi universale, quella che usano i due «carovanieri», come si conviene a chi ha deciso di fare la vita del viaggiatore. «Adesso stiamo andando verso la Slovenia», racconta poi Anne. Anche se non nasconde che il Paese che ha per capitale Lubiana non costituisce che un traguardo parziale. Da lì, infatti, i due «nomadi» intendono andare sino in Ungheria, per poi tornare verso Nord e passare per l’Austria, diretti verso mete che ancora non hanno stabilito. Tutto questo percorrendo strade secondarie, come quella che l’altro ieri hanno fatto arrivando a Cologna da Veronella, ad una velocità che è ben inferiore a quella a cui potrebbero arrivare anche solo camminando.
Non a caso il sito Internet nel quale raccontano la loro avventura, http://www.tete-de-mulet.org.uk, ha come simbolo una grande tartaruga trainata da due equini. Una velocità, la loro, che è così bassa da far sì che dietro di loro si formino spesso colonne di auto. Una situazione che per Oswald ed Anne non è però un problema: «Gli italiani sono molto accoglienti e quelli che incrociamo spesso ci salutano sorridendo con il pollice alto».
Posted in: Uncategorized
Posted on March 30, 2015