L’imprenditore che fa girare il pescato in tutta la Sardegna, in Toscana e arriva nelle realtà europee
SASSARI. «Mio nonno nel 1945 aveva una lampara, e prima di lui altri ancora. La pesca delle sardine nel Golfo dell’Asinara è una tradizione che si perde nei tempi e sorregge una economia importante». Giuseppe Rivieccio è uno dei rappresentanti della «Giovanni Rivieccio srl», azienda ittica storica che fa «girare» le sardine in Europa.
«Il nostro mercato, qui, è di 100mila casse da 10 chili ciascuna per stagione – racconta – serviamo tutta la Sardegna e buona parte della Toscana, e con il prodotto congelato arriviamo fino in Spagna dove però le sardine non vengono consumate per scopi alimentari ma utilizzate come esche, per la cattura delle specie pelagiche».
Negli ultimi due tre anni, il mercato ha fatto registrare una flessione per la forte concorrenza della Croazia «che ha disseminato di lampare le sue isole – dice ancora Rivieccio – anche se le specie che pescano loro hanno una pezzatura nettamente inferiore alla nostra».
Poi l’imprenditore affronta l’aspetto della lavorazione del pescato che consentirebbe di raggiungere l’equilibrio perfetto. «A livello economico la situazione potrebbe migliorare – afferma Giuseppe Rivieccio – se avessimo la possibilità di lavorare il prodotto a terra. In passato Porto Torres ha avuto una storia importante, quella dei Fratelli Fara, che avevano anche la loro lampara, la «Missione», poi le barche locali sono arrivate anche a sette. Oggi sono quattro e possono lavorare al massimo cinque mesi».
Uno stabilimento per la lavorazione e la conservazione delle sardine richiederebbe un investimento tra i 3 e i 4 milioni di euro. «Difficile trovare qualcuno che si imbarchi oggi in una impresa simile, con la variabile della stagioni sempre diverse – conclude Rivieccio – e la conseguente necessità di dover aumentare il numero delle barche. Non mi sembra una idea che circola».
Infine il tonno. «Non ce lo fanno pescare – dice l’imprenditore turritano – ed è presente in maniera massiccia nel nostro mare. É un predatore vorace, le sardine diminuiscono inevitabilmente. Poi i tonni se ne vanno, passano Gibilterra e i Giapponesi se li prendono. Noi non possiamo farlo». (g.b.)
Posted on March 30, 2015